mercoledì 3 giugno 2009

A, uè uì, la fortuna viene qui...

GobboTempo di elezioni. Storiche, stavolta (pare).
Scelte possibili:

1-Sinistra e libertà. Vendola non è malaccio, ma la possibilità che ha questo partito di contare qualcosa, anche solo per "mandare un segnale", è nulla. Ricordo il congresso di quando? Un anno fa? Resoconto tragicomico su Repubblica della scissione in fieri fra Vendola e Ferrero, candidati che vanno sul palco mentre un coro minaccioso degli avversari di partito intona Bandiera Rossa sottovoce; a suggello di tutto, micidiale (e perfetta) vignetta di Giannelli il giorno dopo con due gatti che se ne vanno da una parte e due dall'altra...

2-Rifondazione e PDCI. Il commento di Diliberto sulla mancata vittoria del 2008 soltanto "perchè non avevano esibito il simbolo della falce e martello" (complimenti per la profondità di analisi) è stata l'ultima goccia. Non avrete il mio scalpo.

3-PdL. Ci sto pensando seriamente. Apposta per portargli sfiga, più che altro. Dovrò controllare il mio oroscopo. Basato nel mangiare.

4-Italia dei Valori. Ha la stessa profondità ideologica di un carrozzone da mercato, ma Di Pietro continua ad avere quel bel fascino maschio, genuino, odoroso di fieno e caciocavallo, che me lo fece apprezzare ai tempi di Tangentopoli. Una specie di commissario Montalbano in carne ed ossa. E poi, è l'unico con le cui esternazioni mi trovo quasi sempre d'accordo. Vedremo.

5-PD. Glielo vogliamo dare un premio di consolazione a questo povero Franceschini? Un po' ci ha provato, poraccio. E con d'Alema, Rutelli e compagnia che gironzolano come condor facendo piani schifi senza mai esporsi veramente la vita non deve essere facile. Ma ve lo ricordate Veltroni? Eh, tanto tempo fa. Cosa si arriva a votare per disperazione. Quando faceva un discorso cercando di soffocare l'accento romanesco era quasi più fasullo di Crozza quando di Veltroni ne faceva l'imitazione. Letale. Una delle peggiori campagne elettorali di sempre. Un tentativo di scimmiottare Obama copiando financo lo slogan, poster e spot finto-simpatici (avete presente quando uno racconta una barzelletta che non fa ridere? Uguale!). E persino errori marchiani di propaganda. Chi se l'è sognata di mettere il faccione di Veltroni in primo piano sui manifesti elettorali? Con il porro sul mento che sta lì in agguato nell'ombra? Tanto Franceschini sta già per andare via, dopo la vittoria (sigh) del centrodestra, l'ennesima, salterà fuori qualcun altro, forse Bersani. Ahh, se solo fosse leader la Serracchiani...

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